Fare attività fisica è noto faccia bene, ma che rapporto c’è tra questa e l’ansia? Nella nostra società l’ansia e la depressione sono sintomatologie sempre più diffuse. E se per contrastarle vi dicessi che basta fare un po’ di pulizie di casa? Non vi sto prendendo in giro. Evidenze che derivano da alcuni studi specifici sostengono questa tesi.
Che le donne fossero un passo avanti è sempre stata cosa nota. Un consapevolezza maturata già da adolescente quando mia madre mi chiedeva, ripetutamente, di mettere in ordine. Fino ad oggi in cui è la mia compagna a farmelo sempre presente (sante donne!).

Era il 1984 quando lo strepitoso Freddie Mercury, in compagnia degli altri componenti dei Queen, nel videoclip1 “I want to break free” (secondo singolo estratto dall’album “The Works” nel 1984.) si muoveva dentro casa con un’aspirapolvere in mano. Voleva forse anche lui condividerci che tenere la cosa in ordine lo facilitava nel superare i suoi conflitti personali?
Relazione tra attività fisica e gestione dell’ansia
Ricordo che Daniel Goleman nel suo noto libro “Intelligenza Emotiva” (per alcuni aspetti il vangelo che ci avvicina al coaching), fa riferimento ad un sistema per disinnescare la collera:
Raffreddarsi fisiologicamente, aspettando che l’ondata di adrenalina si estingua, in un ambiente nel quale ci siano scarse probabilità di imbattersi in altri fattori che possano stimolare l’ira. Durante il periodo di raffreddamento, l’individuo può frenare la sequenza di pensieri ostili cercando di distrarsi. La distrazione, come ha constatato Zillmann, è un meccanismo molto potente per alterare gli stati d’animo, e questo per una ragione semplicissima: è difficile restare in collera quando stiamo passando dei momenti piacevoli. Lo stratagemma, ovviamente, sta nel raffreddare la collera fino al punto in cui si possano effettivamente “passare” momenti piacevoli.
Dall’analisi di Zillmann derivano altre considerazioni, quelle di Diane Tice. In merito all’attività fisica ci evidenzia che il nostro organismo, portato ad alti livelli di attivazione fisiologica durante lo sforzo fisico, una volta cessata l’attività ritorna a un livello di attivazione inferiore. Tuttavia, questo periodo di raffreddamento non funzionerà se sarà impiegato per seguire i pensieri che innescano la collera; ciascuno di quei pensieri è infatti di per se stesso un fattore scatenante minore che può provocare altre reazioni a cascata.
Tuttavia, Tice scoprì che il lasciarsi andare concedendosi delle gratificazioni – ad esempio uscire a fare acquisti e mangiare leccornie – non ha molto effetto; è troppo facile perseverare nella sequenza di pensieri negativi mentre si percorre in lungo e in largo un centro commerciale o si divora una fetta di torta al cioccolato. In sostanza (spiace deludervi) fare shopping non ci aiuta ad uscire da uno stato di attivazione (iper-arousal). Attenzione, non sto dicendo di non farlo; se vi piaciono tanto quelle scarpe che avete visto in vetrina, come una giacca piuttosto che della cioccolata, prendetela! Poi però fate attività per uscire dalla situazione di iper-arousal.
Perchè specificatamente ordinare casa?
Laura Guaglio, psicologa e psicoterapeuta, spiega la relazione tra la nostra mente ed il piacere nelle attività domestiche. Il riordino è notoriamente un “concetto ripreso dalla saggezza orientale, secondo cui aiuta ad aumentare la chiarezza interiore, la concentrazione e ci fa sentire meglio.” (da qui il metodo della giapponese Marie Kondo2).
Come da premessa, nella nostra società si accumulano pensieri, preoccupazioni e assilli. Elementi che ci spingono a sentire la necessità di trovare dei momenti per metabolizzarli e cercare delle risoluzioni, ma tenendoci occupati. Sempre secondo la psicologa Laura Guaglio. “Le condizioni dell’ambiente in cui viviamo riflettono lo stato della nostra mente, e metaforicamente riordinare e pulire casa permettono spesso di compiere lo stesso lavoro coi nostri pensieri”. “Farlo di volta in volta, con una certa costanza, aiuta a pensare di avere la situazione sotto controllo.” Se si è procrastinatori è probabile che i lavori domestici si cumuleranno e si proverà sempre più ansia all’idea di cominciarli e fastidio nello svolgerli. Questo vale anche per i pensieri.
Questo non significa che bisogna mantenere sempre la casa immacolata o che essere di base un po’ disordinati sia necessariamente un male. “Il disordine per alcuni è un aiuto a essere più creativi: ma si tratterà del proprio disordine, paradossalmente di un ordine nel proprio disordine”. “Se reiterato e incontrollato, invece, il disordine può essere un indicatore che può portare a ipotizzare un disagio più grande: disturbi dell’attenzione, depressione.
Questa attività necessità però di essere consapevole. Intendo che l’attività fisica non deve essere compiuta distrattamente. In questo modo infatti la nostra mente continuerebbe a seguire l’iter di riflessione “ossessiva” del pensiero che ci ha condotto ad uno stato d’ansia. Secondo lo studio di cui si è fatto cenno, ad esempio, lavare i piatti può abbassare significativamente il livello di stress, se lo si fa consapevolmente.
Le evidenze dello studio “lavapiatti”
I ricercatori hanno scoperto che le persone che lavavano i piatti consapevolmente3 hanno aumento dei loro sentimenti di ispirazione del 25% e hanno abbassato i loro livelli di nervosismo del 27%.

Al di là di casi particolari, però, secondo Guaglio, la virtù in generale starebbe sempre nella via di mezzo. Anche in questo caso dobbiamo operare favorendo un processo automatico che ci porta alla routine, un rituale positivo. Non si deve finire catapultati nella zona di stress ma, semplicemente, nella “Learning Zone”. Si può iniziare poco a poco, magari accompagnandosi con qualcosa che ci intrattenga – della musica, la radio, un podcast – o chiamando qualcuno che ci aiuti.
Ricordiamoci che per creare una routine dobbiamo compiere piccole attività che, raggiunto un obiettivo, ci premino. Un premio “fisiologico” come il rilascio di dopamina4.
Morale? Smettetela di stare su Internet ed andate a riordinare casa!!!
- L’idea del videoclip proviene dall’allora fidanzata di Roger Taylor, che propose ai componenti del gruppo di fare una parodia della soap opera inglese Coronation Street, indossando abiti femminili. Il video però creò molte polemiche negli Stati Uniti, al punto che MTV lo censurò per 7 anni, danneggiando in maniera evidente i rapporti tra la band ed i media statunitensi. Freddie Mercury successivamente dichiarò che il gruppo non avrebbe più tenuto un concerto negli USA. ↩︎
- Il metodo di Marie Kondo, o Konmari, è facilmente sintetizzabile in queste due concetti:
1. Ordine e pulizia ti fanno stare bene.
2. Getta tutti gli oggetti che non ti rendono felice, ma ringraziali prima.
Se un oggetto non ti rende felice, ma è di prima necessità—tipo un detersivo—abbelliscilo. Se magari vuoi gettare un peluche, prima di gettarlo, bendalo—se ti sembra che abbia un’anima. ↩︎ - si sono concentrate sull’odore del sapone, sul sentire la temperatura dell’acqua e sul toccare i piatti. ↩︎
- Come motivare e sapersi motivare. L’importanza di creare molteplici obiettivi per il raggiungimento di un traguardo. ↩︎